Fabbriche di San MicheleChe sia davvero la volta buona? 

Venerdì 9 maggio nella Sala consiliare (ex teatro) di Crespina si terrà la presentazione del Progetto di Restauro del complesso denominato “Fabbriche di San Michele” comprendente una piccola Chiesa, un piccolo teatro/cinema (salviamo almeno questo!) e dell’ex-asilo “Rosa-Alberta Ciuti”.

Dalla relazione tecnica fatta a gennaio 2008 dal Responsabile Comunale del Servizio, Arch. Galletti, si evince una probabile spesa attorno ai 2,5 MILIONI di Euro. (!!!) Una spesa enorme per la piccola Crespina che però vanta al governo persone in grado di trovare dei finanziamenti (e vi pare poco???).

Incrociamo le dita e speriamo soprattutto che stavolta si riesca a salvare almeno un Teatro!
Sempre dal documento tecnico suddetto sono riportati gli scopi del restauro. Trascrivo:

“Col presente programma di restauro, l’amministrazione comunale intende far fronte a due ordini di esigenze: il primo consiste nella salvaguardia del proprio patrimonio, che, in questo caso, rappresenta altresì una rilevanza storica e artistica di eccezionale valore; il secondo risponde al bisogno oggettivo di reperire spazi da destinare alla collettività mettendo a disposizione delle Associazioni culturali, assistenziali e del volontariato un luogo di aggregazione per le loro funzioni  istituzionali ed anche di avere a disposizione spazi polivalenti per manifestazioni, rappresentazioni, mostre, attività di incontro, studio, aggiornamento, e ricerca a favore della cittadinanza in generale.”

Il termine “spazi polivalenti” mi fa un po’ paura:  le sale polifunzionali sul territorio cominciano ed esserci (Sala del Consiglio, due sale parrocchiali, la sala del Circolo a Cenaia, l’Auditorium dell’Artemide….) ma manca il teatro: un luogo dove ricreare la magia delle emozioni “dal vivo” troppo spesso messe da parte per il comodo ma povero televisore. Vogliamo la ricchezza delle emozioni che solo un teatro può ricreare. Non importa se piccolo, basta che teatro sia!

Ricordo con nostalgia -quasi fosse un secolo fà- una sera d’estate in cui , tra un bicchierino e la calura, fu pensata l’associazione Artemide e l’Accademia. Facemmo un giro notturno per vedere un posto che poteva contenere le nostre fantasie: le Fabbriche di San Michele ovvero una scuola, una Chiesa ed un teatro. 
Ricordo che Andrea si arrampicò sui finestroni e sentenziò agli speranzosi baldi giovani che l’oggetto dei sogni…stava franando . E poi ricordo che la Valentina disse “Va bè frana, però è bello solo pensare che c’è”. 
Sarà che i sogni e la speranza sono sempre stati il pane dell’Artemide…ma da quella sera il complesso di San Michele ha cominciato a prendere un significato nuovo per me.

Venerdì, alla presentazione, non mancherò ed invito tutti i consiglieri e gli amici di  Artemide a partecipare …perchè per un teatro vale la pena di lottare! 

Stefania